70 opere grafiche in 4 serie complete di Joan Mirò sono esposte fino al 4 novembre a palazzo della Corgna di Castigliane del Lago. La mostra si chiama Joan Miró. Meraviglie grafiche 1966 - 1976 a cura di Andrea Pontalti è promossa dal comune di castigliane del lago ed è organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarte in collaborazione con Aurora Group. Ubu Roi del del 1966, Le Lézard aux Plumes d’Or del 1971, Maravillas con variaciones acrósticas en el jardín de Miró del 1975 e Le Marteau sans maître del 1976; le quattro serie del percorso espositivo contengono capolavori che raccontano il “sogno poetico” di Joan Miró, la sua capacità di esprimere le sue immagini fastastiche attraverso un linguaggio personale, fatto di blu, rossi, verdi e gialli; opere che sono testimonianza del rapporto del maestro catalano con il segno e il testo e che raccontano l’ importanza dell’illustrazione; il «libro d’artista» surrealista rappresenta infatti uno dei contributi più interessanti del Novecento e Miró ne fu uno dei massimi sperimentatori. Nelle tredici colorate litografie colorate della serie Ubu Roi ciascuna tavola è lavorata come una scena teatrale dove forme e volumi sembrano potersi muovere liberamente. Ubu è un personaggio grottesco le cui funzioni viscerali dominano su quelle intellettuali e rappresenta la caricatura di ogni abiezione umana. In Le Lézard aux plumes d’or Miró diventa illustratore di se stesso: ’La lucertola dalle piume d’oro’ rappresenta la fusione compiuta tra immagine e testo poetico, in equilibrio tra grafismo e immagini. Le Maravillas con variaciones acrósticas en el jardin de Miró sono la perfetta espressione di quella fantasia nel creare forme e disegni che assomigliano a un linguaggio misterioso e affascinante. Con il ciclo Le Marteau sans maître Miró rende omaggio al poeta René Chair, una delle voci più importanti della letteratura francese del Novecento. Anche in questa serie Miró non rinuncia al colore, ma la scelta dell’acquatinta valorizza la delicata porosità delle superfici".