PERUGINA: VOLUMI STABILI, EXPORT IN ESPANSIONE

Volumi stabili, progetti di sviluppo sull’export e valorizzazione dello stabilimento di San Sisto. Segnali positivi per il futuro della Perugina, emergono dall’incontro di oggi in Confindustria, all’indomani di quello che si è svolto ieri a Roma presso il Ministero del Lavoro, dove è stata firmata la cassa in integrazione guadagni straordinaria, che era stata già prevista dall’intesa raggiunta tra le parti in sede di Coordinamento nazionale delle Rsu a Milano.

L’anno 2016 della Perugina – è stato evidenziato nel corso dell’incontro – è rimasto stabile per quanto riguarda i volumi produttivi, malgrado la mancata produzione delle caramelle Rossana e dei biscotti. E’ un buon segno,  secondo le rappresentanze sindacali, perché significa che il progetto messo in atto sulla cioccolata è andato bene. Buone le previsioni sull’export, con progetti di sviluppo su Cina, Brasile, America e Canada.

Altro segnale incoraggiante: è stato ristabilito che il “Bacio”, da sempre simbolo dell’azienda Perugina,  sarà prodotto solo nello stabilimento di San Sisto.  Tutto procede secondo il percorso avviato nella scorsa primavera, quando fu firmato l’accordo che prevede un investimento totale sulla fabbrica perugina di 60 milioni di euro. Già in quella sede era stato definito il percorso per il biennio 2017-2018, che prevede appunto da un lato gli investimenti, al fine di rendere lo stabilimento sempre più performante e supportare i marchi Perugina nel mondo, dall’altro, appunto, la richiesta della cassa integrazione, come strumento per la gestione della forza lavoro in questo biennio di attuazione del Piano. C’è ora da definire le giornate di non lavoro per i dipendenti dell’azienda umbra, che conta 830 lavoratori diretti in Perugina, altri 150 stagionali più oltre 150 delle varie ditte dell’indotto esterne.  

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