Report criminalità in Umbria: i dati del decennio 2007/2016

La Commissione di Analisi e studi su criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose, tossicodipendenze, sicurezza e qualità della vita, presieduta da Giacomo Leonelli, ha ascoltato il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli per un report sulla criminalità in Umbria comprendente i dati relativi al decennio 2007-2016, redatto , su incarico della Regione, dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Perugia in collaborazione con le Prefetture e le Forze dell'ordine. È emerso che il numero complessivo dei reati, sulla base delle denunce effettuate, evidenzia una tendenza in diminuzione, ma si rileva l'incremento in controtendenza di alcuni reati, in particolare di estorsione, usura, riciclaggio e ricettazione. Si registra la crescita allarmante negli ultimi anni delle denunce per estorsione: da 65 reati denunciati nel 2010 ai 179 del 2016 con un incremento del 175 per cento; aumento del fenomeno della ricettazione del 23 per cento, quindi un calo dei reati per riciclaggio e un aumento invece del 267 per cento dei reati di usura. Per quanto riguarda la distribuzione dei reati fra le due province, il fenomeno delle denunce sui reati che maggiormente preoccupano è più marcato nella provincia di Perugia. Terni vede comunque un aumento alla voce estorsioni e sconta la presenza del carcere di massima sicurezza. Nella distribuzione delle denunce sui reati che maggiormente preoccupano si vede dunque chiaramente che sono di più in provincia di Perugia, con usura e riciclaggio quasi solo nel capoluogo, estorsione al 79 per cento su Perugia e 21 per cento a Terni, ricettazione 77 per cento a Perugia e 23 a Terni, con la proporzione fra residenti che è di 74 a 26”.

 

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