SCIOPERO ARTONI: A PERUGIA OLTRE 50 POSTI DI LAVORO A RISCHIO

Dopo la rottura delle trattative nel pomeriggio di ieri a Roma per la vertenza Artoni, azienda di trasporto merci e logistica, che da oltre 80 anni opera sul tutto il territorio nazionale, questa mattina i lavoratori, insieme alla Filt Cgil, hanno presidiato il cancello della filiale di Perugia, in via Sandro Penna, bloccando di fatto l’attività.  C’è da scongiurare la chiusura dello stabilimento, che sarebbe un colpo durissimo  per l’economia del capoluogo, considerando che la filiale di Perugia, tra lavoratori  diretti e dipendenti delle ditte appaltatrici, da lavoro a oltre 50 persone. E proprio i lavoratori in appalto, sarebbero i primi a pagare le conseguenze di un eventuale disimpegno, vista l’assenza di una normativa sulla responsabilità solidale del committente in Italia.

Lo sciopero di oggi a Perugia è stato proclamato a livello nazionale da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti nel gruppo specializzato in logistica e trasporti con sede a Reggio Emilia e filiali in tutta Italia, “vista la grave situazione che si profila in merito alla vicenda del subentro di Fercam”.
Più in generale, tra diretti ed indiretti, sono circa 3mila i dipendenti italiani che si troverebbero senza lavoro qualora Fercam abbandonasse l’acquisizione dell'azienda. 

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