SISMA: IL PRIMO LUNEDì DOPO LA TRAGEDIA

E’ il primo lunedì dopo il terribile sisma che ha messo in ginocchio il centro Italia provocando 290 morti tra i comuni di Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e Accumoli, nel reatino. Anche l’Umbria, piange due vittime, sono Matteo e Barbara, la coppia di orvietani, 44 e 42 anni, deceduta ad Amatrice.  Lei insegnante, lui commerciante ambulante, avrebbero dovuto partecipare a una fiera. Per questo stavano alloggiando all’Hotel Roma. I corpi sono stati ritrovati solo nelle prime ore di sabato, per questo fino all’ultimo, era rimasta accesa la speranza di ritrovarli vivi. L’ultimo abbraccio ieri, nel Duomo di Orvieto.

Intanto la terra continua a tremare. Dopo la prima scossa terremoto di magnitudo 6.0 avvenuta alle ore 3:36 di mercoledì scorso, 24 agosto, la Rete sismica nazionale ha registrato complessivamente 2002 eventi tellurici: 121 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 12 quelli tra 4 e 5 ed uno di magnitudo maggiore di 5 (avvenuto il 24 agosto stesso alle 4:33 nella zona di Norcia).

E proprio nella città di  Norcia e nelle più piccole frazioni come quella di San Pellegrino, dove fortunatamente non ci sono stati morti, anche grazie alla buona ricostruzione eseguita dopo i terremoti del 1997 e prima ancora del 79, Proseguono le operazioni di supporto e accoglienza in Umbria per gli sfollati che tra Norcia e Spoleto sono arrivate a quota 823 secondo i dati diffusi dal sistema regionale di protezione civile. 1.118 i posti letto messi a disposizione. L'affluenza nei punti di accoglienza si è registrata soprattutto a Norcia e nelle sue frazioni con 404 persone. A Cascia e frazioni  120 persone complessive, a Scheggino 21, Cerreto di Spoleto 67 e Monteleone di Spoleto 46. Anche Sant'Anatolia di Narco, presso la palestra del capoluogo, ospita 20 persone. Sono 88 le tende allestite di cui più di 60 a Norcia. La macchina dei soccorsi procede in maniera capillare e attraverso un coordinamento interforze che sta operando “step by step” secondo un ordine ben preciso di priorità. Dopo aver garantito un posto letto alle persone che sono ancora in attesa di rientrare nelle proprie case, ora si procede con i sopralluoghi nelle abitazioni e successivamente nei luoghi e strutture di interesse culturale. Nelle zone colpite sono nel complesso 293 le chiese, monumenti e palazzi storici danneggiati. In Umbria, a Norcia quasi tutte le chiese sono state danneggiate, in particolare il Monastero di San Benedetto, che ha riportato lesioni evidenti alla guglia di destra e lesioni di rilievo sul porticato lato destro del plesso, le mura perimetrali della Città vecchia: lesionate su tre punti con crolli parziali in prossimità di Porta Sabina, Porta Romana e Porta Orientale e nella Frazione di Preci hanno riportato lesioni evidenti la chiesa di Santa Maria della Pietà e l’Abbazia di Sant'Eutizio.

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