Sarà la Lube la seconda italiana delle Final Four che si contenderanno il titolo europeo al Palalottomatica di Roma il 29 e 30 aprile prossimi.
La griglia delle quattro semifinaliste è ormai definita dopo le ultime gare dei play off a 6 che si sono concluse ieri sera. Dal doppio derby, da una parte russo e dall’altra italiano sono uscite vincenti lo Zenith Kazan, che ha battuto Belgorod 3-0 e Civitanova, vincente sull’Azimut Modena sempre in 3 set. A completare il quartetto i tedeschi del Berlin Volleys, guidati dal tecnico italiano Serniotti, che hanno bissato il successo contro la Dinamo Mosca, violando l’impianto russo.
Assegnati anche gli orari dei match, ad aprire le gare, alle 16:30 Kazan-Berlin, Perugia sarà invece in campo contro la Lube Civitanova nella seconda semifinale, alle 19:30. Le finali sono in programma il giorno seguente, domenica 30 aprile, per il terzo e quarto posto alle 16 e per il primo e secondo posto alle 19. Quando mancano ormai due settimane alla Cev Champions League Final Four, i ragazzi del presidente Sirci sono impegnati sul un duplice fronte, perché prima c’è da giocare gara 4, match senza possibilità di errore per i block Devils che devono riportare di nuovo in pari la serie con la Diatec Trentino per giocarsi fino in fondo l’accesso alla finale scudetto in gara 5. Bernardi ed il suo staff hanno previsto per questi giorni di festività un dettagliato programma in palestra per i Block Devils. La squadra, dopo la giornata di allenamento fuori porta al palazzetto di San Giustino, è tornata a lavorare al quartier generale del Palaevangelisti. Il gruppo, al completo in questi giorni, non si concederà pause per le imminenti festività pasquali con allenamenti previsti anche per il giorno di Pasqua e Pasquetta, con Bernardi ed il suo staff che sono impegnati per cercare le migliori soluzioni tecnico-tattiche in vista di mercoledì.
In particolare, rispetto soprattutto a gara 3, Perugia dovrà trovare maggiore lucidità in quei palloni che decideranno il match. Perché l’equilibrio evidenziato per larghi tratti durante le prime tre partite della serie dimostrano che la differenza tra vittoria e sconfitta sono stati non più di 4-5 palloni.