Gubbio, Comune: buoni spesa fino a 600 euro per nuclei familiari numerosi con sei o più persone

ll Comune di Gubbio grazie alla  sinergia con i responsabili del settore dei Servizi Sociali che hanno lavorato nelle ultime 48 ore alla redazione dei criteri e delle modalità di accesso al fondo stanziato dal Governo, è  pronto a meno di tre giorni dalla firma dell’ordinanza del capo della protezione civile Angelo Borrelli, alla distribuzione dei buoni spesa. Si è scelta la modalità più veloce e semplice possibile così da poter dare immediata risposta ai cittadini che vertono in stato di necessità. E'stato  deciso, tramite avviso pubblico, di aprire la possibilità di accedere all’elenco delle attività commerciali presso le quali i buoni saranno spendibili, a tutti quanti faranno domanda evitando la procedura di affidamento tramite bando che avrebbe svantaggiato i piccoli commercianti ai quali rivolgiamo particolare attenzione vista la situazione di emergenza economica, oltre che sanitaria, in cui versiamo. Saranno erogati più di 20000 buoni spesa, da 10 euro ciascuno, per l’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di un’operazione rilevante con la quale contiamo di dare risposta, ipotizzando una media di due persone a nucleo familiare, a più di mille famiglie residenti nella nostra città.

«Si è optato - ha spiegato il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati - per una taglia abbastanza piccola, in modo che i buoni possano essere utilizzati non solo nei supermercati ma anche nei negozi di quartiere. I buoni verranno assegnati in base alla composizione del nucleo familiare, assegnando 100 euro di buoni spesa pro-capite fino ad un massimo di 600 euro per i nuclei composti da sei o più persone».

Per accedere sono stati  stabiliti criteri generali e un meccanismo legato all’autocertificazione; potranno fare richiesta persone in condizioni di fragilità economica a causa del coronavirus: chi non ha reddito, chi ha perso il lavoro, purché non abbia ammortizzatori sociali o reddito di cittadinanza; altro criterio posto è il saldo sul conto corrente bancario o postale che non deve essere superiore ai 10mila euro, così da andare incontro ai nuclei che si sono ritrovati travolti dallo stato di emergenza, senza ammortizzatori, e che non hanno riserve da parte a cui attingere.

Il meccanismo dell’autodichiarazione fa leva sulla responsabilità dei cittadini. È evidente la fiducia che diamo alla responsabilità delle persone alla quale ci appelliamo sempre e in special modo in un momento così delicato. Fermi restando i controlli a campione che verranno effettuati sulla veridicità delle dichiarazioni presentate e che saranno, in caso di falso, soggetti a sanzioni penali ed amministrative nonché alla resa del beneficio ottenuto.

Si tratta di un’operazione in evoluzione, in una situazione di emergenza nuova per tutti dove abbiamo avuto già richieste di sostegno da parte dei cittadini alle quali daremo una risposta più ampia possibile, lasciandoci la possibilità di ampliare i criteri in caso di fondi sufficienti. Il meccanismo è volto ad intercettare nuove situazioni di povertà, conseguenti all'emergenza coronavirus, oltre alle varie famiglie che già sono seguite e sostenute dai Servizi Sociali del nostro Comune.

Dal 1 aprile  possibile per i commercianti presentare domanda scaricando l’apposito modulo pubblicato sul sito del Comune di Gubbio; sempre dal 1 aprile sarà possibile anche per i cittadini prendere visione delle modalità di presentazione della domanda e dei requisiti per accedere alla misura.

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