Pericolosità sociale, 7 espulsioni

Provenienti da famiglie regolarmente residenti in Italia, e incensurate, sette soggetti di origine albanese, marocchina e tunisina sono stati espulsi dal territorio nazionale perché erano diventati un problema per la sicurezza del paese. E’ l’epilogo di una serie di precedenti operazioni distinte, condotte dai carabinieri della compagnia di Gubbio e di Città della Pieve.

I lavoro investigativo che si è protratto nel tempo ha portato i militari a raccogliere una serie di elementi che attestano la pericolosità dei soggetti e la necessità dell’espulsione, sebbene in possesso di titolo valido a rimanere nel territorio nazionale.  I soggetti segnalati alla questura dai carabinieri della compagnia di Gubbio sono tutti giovani che avevano intrapreso un percorso criminale da diverso tempo, nonostante le famiglie fossero persone incensurate e regolari che non hanno agevolato la condotta criminale dei figli. I soggetti sono stati richiamati prima in maniera non formale, poi con provvedimenti restrittivi e infine il richiamo formale. Sono ritenuti responsabili di reati come furti, rapine, e dell’episodio di violenza sessuale di gruppo su un treno direzione Ancona . Ultimo fatto in ordine di tempo a gualdo Tadino, il danneggiamento del presepe emozionale.

La Compagnia di città della Pieve ha invece segnalato alla questura quattro soggetti di cui due giovani residenti nel comprensorio di Castiglione del lago. Avevano commesso reati intorno alle aree del Trasimeno. Origine marocchina e albanese,  avevano anche creato un sodalizio criminale con soggetti di origine campana.  Sono ritenuti responsabili di furti in abitazione e rapine ai danni di alcuni locali di Castiglione del lago. Di età compresa tra i 22-25 anni, avevano cominciato a delinquere già dai 15 anni. Tra i vari episodi erano stati segnalati anche per scorribande armati di fucili che erano stati sottratti ad un’abitazione durante una rapina.  I soggetti erano tutti regolari, venuti in Italia da bambini, le famiglie ben integrate. Lo strumento utilizzato dagli uomini della questura consente di poter intervenire su soggetti regolari, ma che si presentano come potenziali criminali. Sulla segnalazione dei Carabinieri della compagnia di Gubbio e città della Pieve. è stata proposta l'irrogazione del provvedimento di espulsione come misura precauzionale. I soggetti sono stati condotti. La durata del provvedimento è di 5 anni.

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