Proselitismo via web: cellula terroristica smantellata a Perugia

Utilizzavano la rete web e soprattutto  facebook per diffondere l’ideologia fondamentalista delle frange estreme dell’islamismo nonché azioni armate dalle milizie appartenenti allo stato Islamico e attentati terroristici di matrice jihadista.

La Polizia di Stato in una maxi attività congiunta e interforze che ha interessato l’intero territorio nazionale ha smantellato una cellula terroristica che faceva proselitismo attraverso internet. 4 le persone arrestate che orbitavano tra Milano e la Germania. Per tutti il capo di accusa è istigazione a delinquere con l’aggravante di aver commesso il fatto attraverso l’uso del mezzo informatico con finalità di terrorismo. Si tratta di 3 tunisini, di cui uno attualmente detenuto presso la casa circondariale di Milano, e un marocchino. Le tre ordinanze – emesse dal GIP presso il Tribunale di Perugia su richiesta della Procura – sono state eseguite nella giornata di ieri, nella stessa circostanza sono state anche eseguite due perquisizioni a carico di altri due extracomunitari, di provenienza tunisina e algerina. Un terzo indagato, tunisino e regolarmente soggiornante, residente a Perugia, è risultato irreperibile sul territorio nazionale

L’indagine, cominciata dal monitoraggio della rete web svolto dal compartimento della polizia postale di Perugia nell’ambito nei controlli di prevenzione,  aveva fatto emergere account sospetti sul social network facebook. I soggetti, che utilizzavano più profili diversi e quasi sempre utilizzavano per l’accesso connessioni wirless che ne garantivano l’anonimato, inneggiavano alla Guerra Santa, al martirio, commentavano attraverso i post eventi di cronaca come i recenti attentati … era una sorta di “reclutamento” con l’intenzione di entrare nelle coscienze di tutti quanti dsi mettevano in contatto con loro. Ed erano in tanti perché ognuno di loro – ha spiegato la Dott.ssa Annalisa Lillini, Dirigente del compartimento polizia postale e delle. comunicazioni per l'Umbria, aveva oltre 500 amici per ogni profilo. Il Procuratore Capo della Repubblica, Luigi de Ficchy e il Questore di Perugia Francesco Messina, nel fornire i dettagli dell’operazione, hanno sottolineato la gravità dei fatto che rende quanto mai necessario incrementare l’attività di prevenzione e monitoraggio, non solo fuori, ma anche all’interno dell’ambiente detentivo. Nel corso della conferenza è stato infatti evidenziato che esistono dei collegamenti che nascono anche durante il periodo di detenzione.

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