VIDEO TG TEF CHANNEL DEL 5 FEBBRAIO
di Alessio Romanelli
Le analisi sui campioni inviati all’ISS hanno evidenziato 18 casi di variante inglese (individuati nell’area di Bastia, di Perugia e del Trasimeno) e 12 casi di variante brasiliana (circoscritta ai cluster all’ospedale di Perugia). “La variante inglese - ha spiegato il Direttore Claudio Dario - ha un RT superiore di 0,8 rispetto al virus selvaggio (ovvero quello che finora ha circolato in Italia), di conseguenza gli interventi di mitigazione in atto sono meno efficaci e hanno attualmente un’incidenza dello 0,1% (novembre era del 70%)”.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, ha descritto le caratteristiche delle due varianti: quella brasiliana riduce la risposta vaccinale ma sembra essere presente al momento solo nei cluster ospedalieri; quella inglese ha una maggiore trasmissibilità ma risponde bene ai vaccini attualmente utilizzati. Rezza ha poi ricordato che il focolaio si estende in particolare tra l’area di Perugia e quella del Trasimeno, motivo per cui sono state allertate anche le zone limitrofe della Toscana. Entro lunedì sarà adottata un’ordinanza regionale che istituirà le zone rosse nei territori più a rischio che saranno individuati nelle prossime ore. Non tutti i comuni della provincia di Perugia saranno coinvolti.