• go
    Ora è ufficiale: scuole chiuse fino al 14 febbraio nei 31 comuni a rischio

    Dopo la lunga riunione in videoconferenza di questa mattina tra i sindaci e i vertici della sanità regionale, sulla base della lettera del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Territoriale è stata presa la decisione di chiudere le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado nei  comuni umbri che presentano una maggiore incidenza di casi Covid. Da domani, martedì 2 febbraio, fino al 14 dello stesso mese saranno quindi sospese tutte le lezioni in presenza dalle scuole elementari a salire.

    “I sindaci si adeguano, seppur continuando a nutrire perplessità sulla forma e sul merito, alla decisione presa dalle autorità sanitarie regionali” - si legge nella nota diramata dai sindaci. Dopo la prima lettera di semplice "invito a valutare" la possibile chiusura delle scuole, inoltrata due giorni fa dalla Presidente Tesei, i sindaci avevano fin da subito ravvisato dubbi sulla eventuale inibizione delle attività didattiche in presenza. Senza l'utilizzo della formula dell'ordinanza regionale, così come più volte richiesto dai primi cittadini, ma con il meccanismo di "richiesta di emissione di ordinanza comunale", l’Autorità sanitaria regionale nel primo pomeriggio ha trasmesso ai comuni l'indicazione con cui impone la sospensione dell’attività didattica in presenza per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado per la durata di 14 giorni a partire da domani. I sindaci dei 31 comuni coinvolti stanno dunque provvedendo alla pubblicazione delle nuove misure, anche al fine di dar seguito alle azioni che l’Autorità sanitaria ha individuato per prevenire il rischio di aggravamento della situazione epidemiologica e per scongiurare l’ingresso della Regione Umbria in Zona Rossa.  Marsciano invece figura tra i comuni che non hanno adottato la misura di sospensione della didattica in presenza insieme ai comuni di Piegaro, Sellano  per quanto riguarda la provincia di Perugia e Lugnano in Teverina, Calvi dell’Umbria, Attigliano, San Venanzo e Montegabbione in provincia di Terni.

Covid in Umbria: dal 2 febbraio scuole chiuse a Perugia e nei comuni più colpiti dal virus


servizio di Alessio Romanelli 
Ora è ufficiale: scuole chiuse fino al 14 febbraio nei comuni a rischio
Dopo la lunga riunione in videoconferenza di questa mattina tra i sindaci e i vertici della sanità regionale, sulla base della lettera del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Territoriale è stata presa la decisione di chiudere le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado nei 31 comuni umbri che presentano una maggiore incidenza di casi Covid. Da domani, martedì 2 febbraio, fino al 14 dello stesso mese saranno quindi sospese tutte le lezioni in presenza dalle scuole elementari a salire. “I sindaci si adeguano, seppur continuando a nutrire perplessità sulla forma e sul merito, alla decisione presa dalle autorità sanitarie regionali” - si legge nella nota diramata dai sindaci. Dopo la prima lettera di semplice "invito a valutare" la possibile chiusura delle scuole, inoltrata due giorni fa dalla Presidente Tesei, i sindaci avevano fin da subito ravvisato dubbi sulla eventuale inibizione delle attività didattiche in presenza. Senza l'utilizzo della formula dell'ordinanza regionale, così come più volte richiesto dai primi cittadini, ma con il meccanismo di "richiesta di emissione di ordinanza comunale", l’Autorità sanitaria regionale nel primo pomeriggio ha trasmesso ai comuni l'indicazione con cui impone la sospensione dell’attività didattica in presenza per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado per la durata di 14 giorni a partire da domani. I sindaci dei 31 comuni coinvolti stanno dunque provvedendo alla pubblicazione delle nuove misure, anche al fine di dar seguito alle azioni che l’Autorità sanitaria ha individuato per prevenire il rischio di aggravamento della situazione epidemiologica e per scongiurare l’ingresso della Regione Umbria in Zona Rossa. Oltre alla chiusura delle scuole i sindaci nelle ordinanze inseriranno anche: l’anticipazione del coprifuoco dalle 21 alle 5, il divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto, l’inibizione della distribuzione di alimenti e bevande mediante sistema automatici, l’obbligo di attenersi al massimo ad una spesa al giorno e ad una persone per nucleo familiare, la riduzione della fruizione dei parchi con l’inibizione della attività sportive e ludiche di gruppo e delle aree gioco e l’inibizione della fruizione di tutte la aree e gli spazi aperti in cui possano evidenziarsi assembramenti.Marsciano invece figura tra i comuni che non hanno adottato la misura di sospensione della didattica in presenza insieme ai comuni di Piegaro, Sellano  per quanto riguarda la provincia di Perugia e Lugnano in Teverina, Calvi dell’Umbria, Attigliano, San Venanzo e Montegabbione in provincia di Terni
  • banner dx
  • banner dx
  • banner dx
  • banner dx
  • banner dx
Canale 12
  • banner dx
  • banner dx
  • banner dx
  • banner dx
  • banner dx