Il ponte del 2 giugno ha rappresentato, anche per l’Umbria, un primo step di ripartenza del turismo. Ben nove milioni di turisti in Italia hanno scelto questi giorni di ponte per godersi qualche giorno di vacanza. È ovviamente ancora un turismo prevalentemente italiano ma, anche nel cuore verde d’Italia, cominciano a vedersi anche gli stranieri, soprattutto provenienti dalla Germania.
Gli italiani, a quanto pare, non vedevano l'ora di ricominciare a viaggiare, come dimostrano le previsioni per l’estate con un +10% rispetto al 2020 di italiani che hanno già prenotato, o pensano di prenotare. "C'è un miglioramento evidente - ha detto il ministro del turismo Massimo Garavaglia -, ma vorremmo molto di più. E' un buon punto di partenza, dopodichè, va benissimo Italia su Italia, ma abbiamo bisogno di recuperare i turisti stranieri, senza i quali lo scorso anno abbiamo perso 27 miliardi".
Segnali importanti dunque che arrivano dopo gli ulteriori allentamenti del primo giugno per quanto riguarda le consumazioni al banco nei bar e le apertura anche all’interno nei ristoranti. Ristoratori che però sono ancora preoccupati e hanno chiesto alla Regione, con un appello di Romano Cardinali presidente di Fipe Umbria, di rimettere in campo anche per il 2021 il provvedimento restrittivo adottato lo scorso anno, che limitava le sagre a soli 4 giorni con l’applicazione rigida dei protocolli in vigore per la ristorazione.
Ulteriori buone notizie per l’Umbria potrebbero arrivare in caso di passaggio in zona bianca già a partire dal 7 giugno. Infatti è proprio di poche ore fa la notizia secondo la quale il Governo sarebbe pronto a togliere nelle zone bianche i limiti all’aperto per i ristoranti estendendo, invece, in via del tutto provvisoria salvo poi farlo decadere dopo due settimane, il tetto massimo al chiuso da 4 a 8 persone per tavolo.
servizio di Alessio Romanelli