Umbria in zona rossa, Tesei: «Serve liquidità immediata per le imprese, lacune interpretative sulle nuove norme»











«Il provvedimento emanato dal Governo che ha esteso la discplina delle aree rosse  impone  comportamenti di grande responsabilità e sacrifici a tutte le imprese. Dobbiamo attrezzarci per superare un momento molto complicato, che potrebbe durare 3-4 mesi e ragionare su un periodo di almeno 6 mesi. La Regione Umbria  subirà un colpo gravissimo perche ha già un PIL molto  preoccupante  occorre un'inversione di tendenza dal Governo centrale . Bisogna utilizzare tutto cio che è possibile per una manovra di inversione di tendenza  da parte del Governo, sarà importante  la rapidita' di reazione anche se non credo che si stia facendo un granchè , ma non è il momento di fare  polemiche».  La Presidente ha aggiunto che  occorrono chiarimenti sulle disposizioni e saranno date  in giornata  tutte le spiegazioni richieste dalla collettività. Ci  sarà una video conferenza con la Presdienza del consiglio dei Ministri  alle 15 per colmare alcune lacune interpretative.  La Tesei afferma di aver ottenuto che non venisse toccato  il fondo di coesione 2021-27 inizialmente destinato alla Lombardia e alle altre province dell'ex zona rossa,  facendo in modo  che diventasse un documento unitario nazionale.  Le prooposte dell'Umbria  condivise con gli altri governatori delle Regioni  sono le seguenti:  Cassa integrazione straordinaria  in deroga fino a fine anno per tutti i lavoratori, compresi cococo autonomi e agenti a chiamata, contributi e indennizzi per le imprese tax free ,  una linea di liquidità speciale per le aziende a sei mesi e non a 60 garantita dal Fondo centrale di garanzia, rinvio  per 12 mesi dei tributi da versare fino a fine emergenza con salvaguardia dei comuni per l'Imu. Riduzione del cofinanziamento comunitario 2021-27,  fondo di contabilità speciale governativa  per l'acquisto di attrezzature per la sanità e la protezione  civile, sblocco  immediato di  tutti i vincoli all'assunzione di personale sanitario  a tempo determinato per i contratti a 12 mesi . «Tutto questo è stato recepito da tutti i governatori - ha aggiunto la Tesei -  e fatto proprio nel documento che sarà consegnato al Presidente del Consiglio». Si chiede anche di intervenire sulla moratoria delle banche per tutti i muti e prestiti  con rinvio delle rate per almeno sei mesi per il bisogno di liquidità delle imprese perchè alcune non possono aspettare. «Ci sono aziende che non possono chiudere le saracinesche - ha detto al Presdiente della Regione -  e che necessitano di continuare il lavoro come nel settore dell'agricoltura, siccome non si vende bisogna assicurare la liquidità al fine di pagare i dipendenti. Altra misura da adottare  è la deroga al codice degli appalti per intervenire sui lavori urgenti da fare, la normativa vigente non è adeguata perche' rallenta tutti gli interventi che riguardano il pubblico. La regione Umbria chiede di agire subito in economia, la priorità è la sicurezza sanitaria e contenere la diffusione ma al tempo stesso la nostra economia rischia una paralisi e una difficoltà di ripresa  come mai aveva fatto in passato. La Regione provvedera'  alla cassa integrazione in deroga  da 21,5 milioni sul modello Emilia Romagna, sono queste le risorse che abbiamo.  Gia disposta nei giorni scorsi la  rimodulazione  dei fondi comunitari per l'importo di 31 milioni piu altri 10 milioni e dobbiamo velocizzare le procedure. Si sta studiando un fondo speciale con Gepafin per sostenenre linee finanziare per le imprese. Poderoso piano di comunicazione internazionale per il rilancio del turismo, settore strategico dell'econmia della nostra regione».

CORONAVIRUS IN UMBRIA: 37 CASI POSITIVI. COLETTO: "PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA"
 
 
 
Sale a 37 il numero dei casi positivi al coronavirus. Un paziente con sintomi, alla prima valutazione medica, non riconducibili all'infezione da coronavirus e' tenuto in osservazione all'Unità di Osservazione Breve Intensiva (OBI) dell'Ospedale di Perugia, nella serata del 9 marzo si è rivelato positivo al virus Covid-19. Al momento sono in isolamento fiduciario 1 radiologo, 1 infettivologo, 1 medico del pronto soccorso, 7 infermieri, 2 tecnici di radiologia, 4 OSS, una specializzanda in malattie infettive. Queste le parole dell'assessore alla sanità della Regione dell'Umbria Luca Coletto nella seduta dell'Assemblea Legislativa di martedì 10 marzo : «Situazione in Umbria ancora sotto controllo, sono 37 i casi positivi, 10 i ricoverati, 2 in terapia intensiva , 769 in isolamento domiciliare , 163 usciti dall'isolamento , 256 tamponi eseguiti. Virus sconosciuto fino a due mesi , che ci trova tutti contagiabili, al 20 per cento dei casi il virus provoca una polmonite per la quale non ci sono terapie conosciute e che nel 5% dei casi richiedono un trattamento di teerapia intensiva . Fondamentale è controllare la diffusione del contagio con il grande lavoro degli operatori dei dipartimenti di prevezione che hanno consentito di contenere la diffusione del contagio anche grazie al supporto dei vari sindaci della Regione. Dobbiamo prepararci ad ogni evenienza ma il sentore è proprio questo, l'esempio delle Marche è davvero calzante, per questo motivo è stato redatto un piano per la gestione dei posti letto della rete regionale ospedaliera condiviso dalle due aziende ospedaliere piano che si basa su un lavoro di ricognizione effettuato da esperti che stanno valutando la disponibilità dei posti letto nei reparti di terapia intensiva e di malattie infettive in basa alla quale si ipotizza una riorganizzazione della rete ospedaliera su tre livelli: LIVELLO 1 presenza di casi positivi che necessitano fino a 10 ricoveri LIVELLO 2 casi da ricovero FINO A 30 LIVELLO 3 per casi da ricovero sopra i 30» .


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