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    La riapertura completa della Ferrovia Centrale Umbra rappresenta non solo il ripristino di una linea storica che percorre dalla toscana Sansepolcro a nord, fino a Terni, a sud, l’intera Umbria, ma costituisce in qualche modo uno dei simboli della volontà di rilancio della nostra regione che aveva interpretato sei anni fa la sua chiusura come un segnale negativo di un declino inarrestabile. È per questo che, fin dalla fine del 2019, l’obiettivo della riattivazione totale è stato fra quelli prioritari di questa Giunta regionale che si accinge entro l’estate a dare il via all’enorme cantiere che, lungo tutti i circa 95 chilometri delle due tratte Ponte San Giovanni-Terni e Città di Castello-Sansepolcro, andrà a realizzare sullo stesso sedime la nuova linea a norma”. È quanto afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.  

      “Ho avuto un cordiale confronto – rende noto - con l’AD della Salcef Spa, impresa che ha vinto la gara per la sostituzione dell’armamento ferroviario, gara espletata nel giugno scorso e che ha un valore di 70 milioni di euro. Ho avuto conferma dal responsabile di RFI – aggiunge - che i lavori inizieranno da settembre per la pulizia dei binari dagli alberelli nel frattempo cresciuti in questi anni ed immediatamente dopo in ottobre/novembre si avvierà la sostituzione della massicciata, delle vecchie traversine e dei binari con quelli moderni UNI 60 che garantiscono maggiore sicurezza. Il tutto avverrà grazie alla messa in opera del treno speciale che consente una produzione standard giornaliera tale da concludere i lavori entro l’estate del 2024”.

      “Appena l’ART, Autorità di Regolazione dei Trasporti, darà il via al contratto per l’assegnazione decennale della gestione della FCU – rende noto inoltre l’Assessore -, trasferiremo i quattro Minuetto che giacciono alla stazione di Umbertide all’OMC, Officina Manutenzioni Cicliche di Foligno, per la loro completa revisione in modo da utilizzare finalmente la linea elettrica ed abbandonare dal 2026 i vecchissimi treni a gasolio”.

VIDEO - Riattivazione totale dell'ex Fcu: fine dei lavori prevista entro l'estate 2024


La riapertura completa della Ferrovia Centrale Umbra rappresenta non solo il ripristino di una linea storica che percorre dalla toscana Sansepolcro a nord, fino a Terni, a sud, l’intera Umbria, ma costituisce in qualche modo uno dei simboli della volontà di rilancio della nostra regione che aveva interpretato sei anni fa la sua chiusura come un segnale negativo di un declino inarrestabile. È per questo che, fin dalla fine del 2019, l’obiettivo della riattivazione totale è stato fra quelli prioritari di questa Giunta regionale che si accinge entro l’estate a dare il via all’enorme cantiere che, lungo tutti i circa 95 chilometri delle due tratte Ponte San Giovanni-Terni e Città di Castello-Sansepolcro, andrà a realizzare sullo stesso sedime la nuova linea a norma”. È quanto afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.  

  “Ho avuto un cordiale confronto – rende noto - con l’AD della Salcef Spa, impresa che ha vinto la gara per la sostituzione dell’armamento ferroviario, gara espletata nel giugno scorso e che ha un valore di 70 milioni di euro. Ho avuto conferma dal responsabile di RFI – aggiunge - che i lavori inizieranno da settembre per la pulizia dei binari dagli alberelli nel frattempo cresciuti in questi anni ed immediatamente dopo in ottobre/novembre si avvierà la sostituzione della massicciata, delle vecchie traversine e dei binari con quelli moderni UNI 60 che garantiscono maggiore sicurezza. Il tutto avverrà grazie alla messa in opera del treno speciale che consente una produzione standard giornaliera tale da concludere i lavori entro l’estate del 2024”.

  “Appena l’ART, Autorità di Regolazione dei Trasporti, darà il via al contratto per l’assegnazione decennale della gestione della FCU – rende noto inoltre l’Assessore -, trasferiremo i quattro Minuetto che giacciono alla stazione di Umbertide all’OMC, Officina Manutenzioni Cicliche di Foligno, per la loro completa revisione in modo da utilizzare finalmente la linea elettrica ed abbandonare dal 2026 i vecchissimi treni a gasolio”.

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